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Linee generali

Linee generali

Il P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa), si basa in primo luogo sulla intenzione di realizzare gli obiettivi formativi di lungo termine consistenti nella crescita culturale degli adolescenti, in vista della loro maturazione, e nella formazione dei prerequisiti necessari all’adulto in un processo di continua e fattiva innovazione.

Un giusto rapporto docente-discente è mirato infatti a far sentire a proprio agio tutte le componenti della classe, al fine di ottenere la massima efficacia di comunicazione e interscambio culturale e formativo attraverso l’instaurazione di un rapporto di reciproca stima.

Una formazione culturale adeguata e una crescita personale completa necessitano di un buon inserimento degli alunni nelle classi e all’interno dell’istituzione scolastica. Il concetto dello “star bene a scuola” va inteso in senso fisico (buon rapporto con il proprio corpo), in senso psichico (buon rapporto con la propria personalità) e in senso più strettamente culturale (buon rapporto con le varie discipline).

I principi espressi nel P.O.F. devono promuovere la formazione di una personalità fiduciosa nelle proprie possibilità,  nelle possibilità umane degli altri,  nella possibilità di conoscere ed interpretare razionalmente la realtà e, con sufficiente sicurezza di giudizio, di saperla valutare nella sua giusta dimensione per operare con gli altri al fine di una sua democratica trasformazione.

L’offerta formativa del nostro istituto segue le Indicazioni nazionali  contenute nei Regolamenti di riordino dei Nuovi Licei e nelle Linee guida dei Nuovi Professionali, emanati dal MIUR nell’ambito della Riforma scolastica. Il richiamo agli  Assi culturali, pubblicati in allegato al D.M. n° 139 del 22 agosto 2007 (il cosiddetto “documento Fioroni”), costituisce un tentativo di verticalizzazione del curriculum di studi (comprendendo peraltro anche “conoscenze e abilità” da raggiungere già al termine del primo ciclo di istruzione secondo le relative Indicazioni vigenti) finalizzato al raggiungimento di uno “zoccolo di saperi e competenze” comune ai percorsi liceali, tecnici e professionali e ai percorsi dell’istruzione e dell’istruzione e formazione professionale.

Pertanto, ferme restando le specifiche identità degli indirizzi offerti dal nostro Istituto, il rimodellamento e l’integrazione dei curricoli dovrà cominciare a organizzarsi intorno a quattro assi culturali[1] e a quelle competenze chiave per la cittadinanza attiva[2] che tutti dovrebbero raggiungere al termine dell’obbligo di istruzione.

Proprio nelle già citate Indicazioni si insiste su “un puntuale raccordo con le Linee guida dell’Istruzione tecnica e professionale, che ha portato all’individuazione di alcune discipline cardine (la lingua e letteratura italiana, la lingua e cultura straniera, la matematica, la storia, le scienze) e di alcuni nuclei comuni, relativi soprattutto, ma non solo, al primo biennio, che pur nella doverosa diversità di impostazione collegata allo “statuto” dei diversi percorsi, trovano punti di identità e contatto al fine di garantire il raggiungimento di alcune conoscenze e competenze comuni (anche al fine di fornire a tutti gli strumenti culturali utili a esercitare la propria cittadinanza, ad accedere all’istruzione superiore, a poter continuare ad apprendere lungo l’intero arco della propria vita) e di favorire l’eventuale ri-orientamento e passaggio da un percorso all’altro ai fini della lotta alla dispersione scolastica e del successo formativo”.

Il Piano dell’Offerta Formativa continua, così, a prevedere, accanto ad una formazione umana quanto più completa ed adeguata  mirata essenzialmente al conseguimento del valore di “persona” globalmente intesa, l’acquisizione di una valida cultura di base e di un’adeguata preparazione settoriale.

Tuttavia, sollecitati dai Regolamenti che delineano il nuovo profilo educativo, culturale e professionale degli studenti, dobbiamo prima di tutto definire con chiarezza quali siano gli obiettivi da perseguire alla fine del percorso dell’obbligo di istruzione, obiettivi declinati in termini di competenze [3]afferenti alle singole discipline e che implicano un compito attivo di progettazione dei curricoli da parte dei docenti, non solo nei piani di lavoro individuali, ma prima di tutto nell’ambito dei Dipartimenti. Il Dipartimento diventa quindi la sede in cui i docenti organizzano il sapere in maniera efficace, controllabile e flessibile, in funzione dell’apprendimento degli studenti secondo una logica di programmazione disciplinare coerente. In questo contesto, gli assi culturali costituiscono il “tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa.

Infatti, la consapevolezza, che tutti gli insegnanti e gli studenti dovrebbero raggiungere, circa il ruolo degli apporti delle discipline allo sviluppo delle competenze attese, favorisce  la presenza di un ambiente educativo nel quale studenti e docenti collaborano in tale direzione. Ciò implica l’uso di metodi che coinvolgono l’attività degli studenti nell’affrontare questioni e problemi di natura applicativa (alla propria vita, alle varie discipline, alla vita sociale e lavorativa) sia nell’introdurre i nuclei fondamentali delle conoscenze e abilità, sia nel progressivo padroneggiarli.

Per giungere a tali ambiziosi obiettivi, la scuola si impegna a rimuovere gli ostacoli posti dalla natura o dallo svantaggio sociale, applicando il principio morale della solidarietà nel programmare interventi e destinare risorse.

Concorrono alla realizzazione dei principi generali del P.O.F. in primo luogo le materie curricolari, che formano la struttura fondamentale dei corsi di studio, in secondo luogo le attività integrative, intese come funzionali alla maturazione globale del giovane. Le finalità sopra citate, vincolanti per tutto il personale docente, vengono fissate nei momenti fondamentali della vita scolastica: programmazione del Collegio dei Docenti, che confluisce nel POF, progettazione dei curricoli all’interno dei Dipartimenti e programmazione dei singoli Consigli di Classe che raccoglie la programmazione disciplinare dei singoli docenti.

Per conseguire gli obiettivi fissati nei principi generali si ritiene fondamentale curare i seguenti aspetti[4]:

la SOCIALIZZAZIONE, che consente una attiva partecipazione degli allievi al dialogo educativo interpersonale, sia rispetto ai docenti che al gruppo-classe, e una maturazione nella solidarietà e nella disponibilità;

la COMUNICAZIONE, che consente una espressività gestuale, comportamentale e linguistica necessaria alla convivenza sia all’interno che all’esterno del gruppo-classe e una acquisizione di auto-controllo e correttezza formale indispensabili nel rapporto con gli altri;

la RESPONSABILITA’  PERSONALE che consente di indirizzare le conoscenze e di orientare la espressività verso un reciproco arricchimento culturale e umano;

l’AUTONOMIA, che consiste nel responsabilizzarsi personalmente e nel saper riconoscere le situazioni nelle quali si è coinvolti, e attraverso le quali si traducono in obiettivi le proprie aspirazioni in connessione con quelle degli altri, elaborando ideali e formulando orientamenti critici di giudizio;

l’AUTO-STIMA, che consiste nel saper individuare le proprie capacità precedentemente valorizzate nella socializzazione, comunicazione, responsabilità personale e autonomia, e universalmente riconosciute come valide e positive;

l’AUTOVALUTAZIONE rispetto al gruppo-classe e al proprio itinerario di educazione e apprendimento.

Si individua quindi come obiettivo fondamentale della programmazione di Istituto la formazione di una personalità completa in grado di conoscere ed interpretare la realtà e,  tramite i valori culturali di riferimento,  inserirsi in maniera attiva in una società in continuo movimento e caratterizzata da  continui mutamenti  quale quella attuale.

A tutto ciò si aggiunge la necessità di esplicitare, per il biennio di tutti gli indirizzi del nostro Istituto, il quadro delle competenze di base e i relativi livelli raggiunti facenti parte del “Certificato delle Competenze di Base acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione”, documento rilasciato alla fine del percorso formativo decennale che si riporta di seguito:

COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI

Asse dei linguaggi
Lingua italiana:

padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo

produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Lingua straniera:

utilizzare la lingua Inglese per i principali scopi comunicativi e operativi

Altri linguaggi:

utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

utilizzare e produrre testi multimediali

 

Asse matematico
utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

analizzare dati e interpretarli sviluppando  deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

 

Asse scientifico-tecnologico
osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità

analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

 

Asse storico-sociale
comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Sulla base dei principi ispiratori sopra descritti e della funzione riconosciuta dalla normativa vigente al servizio pubblico d’istruzione l’Istituto propone alle famiglie al momento dell’iscrizione alla scuola il seguente PATTO Formativo     

Patto educativo di corresponsabilità

previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti (art.3 D.P. R. 21 /11/2007, n. 235)

Con il presente patto educativo l’istituto San Giovanni Bosco nella persona del dirigente scolastico e i sottoscritti:

alunno………………………………………………………………… …………………………..

e

genitore dell’alunno ………………………………………………….,assumono i seguenti impegni:

 

  1. l’istituto San Giovanni Bosco si impegna a fornire un servizio scolastico coerente con gli obiettivi e le attività contenute nel Piano dell’Offerta formativa e rispettoso di quanto contenuto nel piano stesso con riferimento a criteri di verifica e valutazione e realizzazione degli interventi di recupero e sostegno, mettendo a disposizione per la realizzazione del suddetto Piano i locali , le attrezzature e tutte le dotazioni strumentali di cui la scuola dispone
  2. l’istituto si rende responsabile della garanzia che il servizio scolastico , compatibilmente con le risorse finanziarie e umane a disposizione e nel rispetto delle norme di legge e contrattuali che regolamentano il servizio scolastico e il rapporto di lavoro del personale della scuola , venga reso secondo i criteri e gli standard qualitativi indicati nella Carta dei servizi della scuola (affissa e visionabile all’albo e inserita sul sito internet)
  3. l’alunno e il genitore dichiarano di aver preso visione del Piano dell’offerta formativa e di essere a conoscenza del regolamento d’istituto e del regolamento di disciplina e si impegnano ad agire affinché quanto contenuto nei Regolamenti citati venga rispettato dallo stesso alunno durante la sua permanenza tra gli iscritti dell’istituto
  4. il genitore dichiara di essere a conoscenza che l ‘istruzione obbligatoria e’ impartita per almeno dieci anni e si realizza secondo le disposizioni indicate all’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e che l’’adempimento dell’obbligo di istruzione e’ finalizzato al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età, con il conseguimento dei quali si assolve il diritto/dovere di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76.
  5. il genitore si impegna a svolgere nei confronti del proprio figlio un’azione educativa finalizzata a promuovere il rispetto degli altri ,la tolleranza verso differenti culture ,il rispetto delle regole di convivenza all’interno della comunità scolastica come stabilite dal Regolamento d’istituto e a formare al rispetto dei locali , delle attrezzature e di tutte le dotazioni strumentali della scuola con la consapevolezza che esse costituiscono patrimonio dell’intera comunità educante di cui genitori , studenti e operatori scolastici sono parti
  6. l’accettazione della domanda d’iscrizione comporta automatica sottoscrizione del presente patto da parte del rappresentante legale dell’istituzione scolastica, la firma in calce al presente atto costituisce sottoscrizione del patto da parte del genitore dello studente il cui nominativo è riportato nell’atto medesimo.

 

Colle di val d’elsa,………………

Il genitore………………………………………………………

L’alunno………………………………………………………..

 

 

[1]    I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali : dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.

[2]    Imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.

[3]    “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia  (Dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli, EQF).

[4]   Gli aspetti anzidetti connotano le competenze chiave di cittadinanza di cui alla nota 2.